INFEZIONI INTESTINALI
Le infezioni intestinali sono frequentissime. In alcuni casi sono infezioni specifiche dell’apparato digerente, del colon in particolare, e si parla di coliti infettive, le quali possono assumere caratteristiche di estrema gravità.


L’apparato digerente è interessato anche da patologie infettive di altri organi ed apparati, determinando una sintomatologia aspecifica.
L’apparato gastroenterico è formato dalla bocca, dallo stomaco e dall’intestino, oltre che dalle grandi ghiandole ad esso collegate, il fegato e il pancreas. Molte patologie infettive possono interessare le sue diverse zone anatomiche, dalla bocca all’ano e bisogna ricordare che quest’apparato, essendo in comunicazione con l’esterno, non è sterile. Esso è colonizzato da moltissimi di micro-organismi, che vanno a formare il microbiota intestinale. Alcuni sono solo potenzialmente patogeni, vivono in simbiosi con i così detti batteri buoni e non aggrediscono l’ospite. Se però sopravviene una causa esterna, stressogena, alimentare, farmacologica o altro, che altera tale equilibrio simbiotico, il batterio saprofita prolifera e aggredisce l’uomo.
Con il termine infezione intestinale si usa intendere molteplici condizioni patologiche, dall’intossicazione alimentare, alla diarrea del viaggiatore, fino a patologie più gravi e complesse, come l’infezione nosocomiale da Clostridium Difficile e le parassitosi.
In questa parte del mio sito professionale parlo delle infezioni intestinali, quelle propriamente dette, dovute a batteri e a virus. Quelle dovute ai parassiti sono definite più propriamente infestazioni o parassitosi intestinali, e saranno trattate in altra sede. Le infezioni intestinali sono dovute a virus, batteri o tossine batteriche. Le parassitosi più diffuse nel nostro Continente sono quelle dovute a protozoi ed elminti.
Le infezioni intestinali sono chiamate gastrointestinali, se interessano anche lo stomaco. Possono essere provocate da agenti provenienti dall’esterno, e si definiscono esogene, o da microorganismi ospiti dell’apparato stesso, endogene. Le infezioni intestinali possono essere virali o batteriche.
Le infezioni virali più frequenti sono le così dette “influenze intestinali”, in particolare quelle dovute ai Rotavirus ed agli Adenovirus enterici, tra cui il Norwalk virus. Esse sono forme acute ed autolimitantesi. I Rotavirus interessano prevalentemente i bambini piccoli e provocano forte diarrea e disidratazione
Le infezioni intestinali batteriche sono quasi sempre mediate dalle tossine. Raramente agiscono con meccanismo da invasione mucosa.
Batteri
I più diffusi batteri che producono tossine sono il Vibrione del colera, i Clostridii e l’Escherichia Coli. Il primo è presente nei paesi in via di sviluppo e provoca una diarrea grave, con perdita di liquidi ed elettroliti. Il Clostridium provoca diarrea con sangue e può causare perforazioni intestinali.
Il Clostridium Botulini è tipico delle infezioni alimentari e può risultare mortale.
L’Escherichia Coli si contrae consumando carne poco cotta e provoca una gastroenterite, con diarrea e vomito.
I batteri più diffusi che invadono le mucose dell’intestino sono la Salmonella e la Shigella. La Salmonella infetta l’organismo umano attraverso il consumo di alimenti infetti, come la carne, le uova, il latte ed i gelati. Causa grave diarrea e disidratazione e può determinare la febbre tifoide. La Shighella è tipica delle aree tropicali e subtropicali.
Le parassitosi, sulle quali approfondirò in altra sede, sono le infezioni (o meglio le infestazioni) causate da endoparassiti. Le più diffuse nel nostro Continente sono quelle da Protozoi, organismi unicellulari, come la Giardia e l’Ameba, e da Elminti, organismi pluricellulari, come i Nematodi, i Cestodi e i Trematodi.

Tra le infestazioni da protozoi, l’Ameba, molto diffusa in Africa, e la Giardia, si trasmettono attraverso acque contaminate. Tra gli Elminti abbiamo i Cestodi, il cui principale rappresentante è la Tenia, nota come verme solitario, che si contagia con l’assunzione di carne cruda o poco cotta.
Cito infine le infezioni intestinali ospedaliere, che sono un grave problema della Sanità pubblica e sono legate spesso all’uso di antibiotici. In costante aumento, soprattutto tra soggetti anziani e defedati, quella dovuta al Clostridium Difficile, che ha un meccanismo mediato da enterotossine. La novità terapeutica per questo tipo di infezione batterica intestinale è il così detto trapianto fecale.

